Maria Lúcia Amaral è stata ascoltata in Parlamento, nella Commissione per gli Affari Costituzionali, i Diritti, le Libertà e le Garanzie, alla quale è stata chiamata su richiesta del Partito Socialista, in qualità di Meccanismo Nazionale per la Prevenzione della Tortura, per parlare di "violazioni dei diritti umani" presso il Centro di Installazione Temporanea per immigrati dell'aeroporto di Lisbona.

Ai deputati, l'operatore della giustizia ha ricordato che si tratta di un problema su cui è stata messa in guardia fin dal suo insediamento nel 2017, dopo aver fatto una prima visita al Centro di installazione temporanea (CIT) dell'aeroporto di Lisbona nel novembre dello stesso anno, dove ha trovato un'epidemia di varicella, con "persone affollate, donne e bambini, messi in quarantena in uno dei reparti".

Maria Lúcia Amaral ha ricordato che, in seguito a quella visita, dove ha trovato "condizioni materiali insostenibili", ha riferito e discusso il problema come Ministro dell'Amministrazione interna dell'epoca, Eduardo Cabrita, e l'allora direttore del Servizio stranieri e frontiere, Carlos Moreira.

Secondo Maria Lúcia Amaral, "nella primavera del 2018", il ministro Eduardo Cabrita ha detto che "Almoçageme, l'alternativa a Lisbona, offrirebbe condizioni ancora migliori di quelle esistenti a Porto, e sarebbe pronta mesi dopo".

"Siamo nel 2020 e non esiste e, per me, questo è il grande fallimento dello Stato portoghese, e una grande frustrazione sistemica", ha detto.