Nella bozza di decreto inviata il 12 gennaio da Marcelo Rebelo de Sousa all'Assemblea della Repubblica, che entra in vigore dal 14 al 30 gennaio, viene nuovamente limitato il diritto alla circolazione internazionale - che era già avvenuto nella prima fase dello stato di emergenza, tra marzo e maggio.

"I controlli di frontiera su persone e merci, compresi i controlli sanitari e fitosanitari nei porti e negli aeroporti, possono essere stabiliti dalle autorità pubbliche competenti, in collegamento con le autorità europee e nel rigoroso rispetto dei Trattati UE", si legge nel nuovo articolo inserito nella legge.

Tali controlli possono essere imposti "allo scopo di impedire l'ingresso nel territorio nazionale o di subordinare tale ingresso al rispetto delle condizioni necessarie per evitare il rischio di diffusione dell'epidemia o il sovraccarico di risorse per combatterla, in particolare richiedendo l'esecuzione di un test diagnostico per la SARS-CoV-2 o il confinamento obbligatorio delle persone in un luogo definito dalle autorità competenti", aggiunge nello stesso articolo.