Un sistema di monitoraggio online pubblicato il 1° febbraio dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), basato sulle informazioni aggiornate fornite a tale agenzia europea dai paesi, che rivela che fino al 1° febbraio sono stati somministrati 8.230.414 vaccini contro il covid-19 nell'UE e nello Spazio economico europeo.

Per quanto riguarda il Portogallo, il paese ha una delle percentuali più basse in relazione alla somministrazione della prima dose e si attesta all'1,6%, con solo i Paesi Bassi (1,5%), la Lettonia (1,1%), Cipro (0,9%) e la Slovacchia (0,5%) che arrivano più in basso. Per quanto riguarda la Danimarca, non è indicata alcuna percentuale.

Secondo i dati dell'ECDC, il Portogallo ha già ricevuto 338.290 dosi di vaccini contro il covid-19, avendone somministrate 166.658 per il primo dosaggio, questo sempre in base alle informazioni fornite all'agenzia europea (i paesi sono tenuti a notificare la struttura solo ogni 15 giorni).

Nelle informazioni pubblicate una settimana fa dalla direzione generale della salute sui social media, è stato indicato che, fino a quella data, 249.891 vaccini erano stati somministrati in Portogallo, un numero che includerebbe la prima e la seconda dose.

Nei dati pubblicati dall'ECDC, in testa alla lista dei paesi più avanzati nella prima dose di vaccinazione contro la SARS-CoV-2 c'è l'Irlanda (11,5%), Islanda (3,8%), Malta (3,7%), Finlandia (3,1%), Slovenia (3%) e Polonia (3%).

Al momento, i vaccini Pfizer-BioNtech, in uso da dicembre, e Moderna, in uso dalla metà di gennaio nello spazio comunitario, entrambi basati sulla tecnologia RNA messaggero, vengono somministrati nell'UE.

Alla fine della settimana scorsa, il regolatore europeo ha dato "luce verde" al vaccino sviluppato dalla casa farmaceutica AstraZeneca con l'Università di Oxford, che è circondato da polemiche a causa di problemi di approvvigionamento.

In Portogallo, ci sono state anche polemiche sulla vaccinazione al di fuori dei gruppi prioritari.