Il Portogallo sta valutando, nell'ambito del Piano di Recupero e Resilienza (PRR) per accedere ai fondi comunitari dopo la crisi del Covid-19, un progetto transfrontaliero con la Spagna per l'esplorazione del litio, per dare impulso alla costruzione e al riciclaggio di batterie per auto elettriche.

"Dando una doppia risposta alle strategie europee per le materie prime e le batterie, il Portogallo intende sviluppare con la Spagna un processo industriale completo e una linea di innovazione di prodotto, che permette il buon uso [...] del litio esistente in entrambi i paesi, sviluppando un progetto transfrontaliero per la costruzione e il riciclaggio di batterie elettriche per automobili", secondo il documento PRR.

Nella parte del piano dedicata alla cooperazione con altri paesi, l'esecutivo portoghese nota che "non solo i principali giacimenti di litio sono vicini al confine, ma il Portogallo ha la capacità di attrarre la tecnologia e le aziende interessate a raffinarli".

Per questo motivo, l'Istituto iberico di nanotecnologia, appartenente a entrambi i paesi, "sta sviluppando progetti per creare celle all'avanguardia che potrebbero presto entrare nella fase di test", spiega il governo nel documento.

"Il passo intermedio tra la raffinazione e la produzione di batterie è la fabbricazione di celle di litio", aggiunge il documento.

L'obiettivo è che le imprese legate alla costruzione e al riciclaggio di batterie "si stabiliscano nelle regioni di confine tra Portogallo e Spagna, beneficiando anche della forte presenza dell'industria automobilistica in entrambi i paesi", indica il PRR.

Il governo ricorda che il regolamento sul meccanismo di recupero e resilienza prevede progetti transfrontalieri tra gli Stati membri.

In totale, il piano di ripresa e resilienza del Portogallo elenca 36 riforme e 77 investimenti nei settori sociale, climatico e digitale, per un totale di 13,9 miliardi di euro di sovvenzioni.