Il diploma è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, giovedì scorso, definendo nuove disposizioni in materia di spettacoli, nell'ambito del piano di alleggerimento del blocco, ed è stato promulgato "questo pomeriggio", da Marcelo Rebelo de Sousa, come si può leggere sulla pagina della Presidenza della Repubblica.

Il diploma "modifica le misure eccezionali e temporanee per rispondere alla pandemia della malattia del covide-19, in ambito culturale e artistico", e "stabilisce le regole applicate agli spettacoli dell'anno 2021". Il diploma prevede la possibilità di "eventi pilota di prova", in collaborazione con la Direzione generale della Sanità (DGS), per definire nuove linee guida tecniche nel settore della cultura.

La programmazione di questi eventi di prova potrà eventualmente aprire la strada alla possibilità di "modificare l'orientamento attuale", che definisce i limiti di pubblico, a seconda della distanza fisica e dell'area disponibile, nelle strutture culturali, come teatri e cinema, e nello svolgimento di eventi all'aperto. Il diploma stabilisce anche le condizioni per l'eventuale rimborso del valore dei biglietti per spettacoli e festival, inizialmente previsto per il 2020 e, nel frattempo, posticipato al 2022.Secondo il Governo, "nel caso di spettacoli e festival inizialmente previsti per l'anno 2020, e che si svolgono solo nel 2022, si prevede che i consumatori possano richiedere il rimborso del prezzo del biglietto, entro 14 giorni lavorativi dalla data prevista per lo svolgimento dell'evento nel 2021".Se il consumatore non richiede la restituzione, "si ritiene che accetti la riprogrammazione dello spettacolo per l'anno 2022". Lo stesso vale "per i voucher emessi con validità fino alla fine dell'anno 2021, che diventano validi fino alla fine dell'anno 2022".

In un comunicato emesso al termine dell'incontro, l'ufficio del Ministro della Cultura, Graça Fonseca, ha dichiarato che si sta analizzando anche la creazione di una linea di credito specifica, con il Ministero dell'Economia, per il settore degli spettacoli e dei festival, "come proposto dalle rispettive entità rappresentative".Tra le altre misure definite dal Governo, ora promulgate, ci sono anche gli orari di musei, monumenti, palazzi, siti archeologici, gallerie e strutture simili, con la possibilità di operare "fino alle 22:30, durante i giorni feriali, e alle 13:00, il sabato, la domenica e i giorni festivi", con "le stesse regole [di sicurezza] che esistevano al momento della loro chiusura".