La manifestazione è iniziata con un raduno al Marquês Pombal alle 11, da dove gli infermieri hanno marciato verso Praça dos Restauradores, al suono dei tamburi e scandendo slogan come "Risolvere è ciò che conta, siamo stufi delle chiacchiere", "Il governo ascolta, gli infermieri lottano", "Vogliamo formazione, chiediamo riconoscenza" e "Con la pandemia le assunzioni sono già in ritardo".

Gli infermieri hanno sfilato ordinatamente lungo l'Avenida da Liberdade, rispettando le misure di sicurezza contro il Covid-19, tutti indossando maschere e mantenendo una certa distanza l'uno dall'altro, reggendo striscioni con immagini di infermieri e con messaggi come "Carriera unica" o "Non siamo usa e getta".

Durante il corteo, accompagnato da agenti della PSP che hanno bloccato il traffico al passaggio dei manifestanti, le infermiere con le bandiere rosse e blu del Sindacato portoghese delle infermiere (SEP) si sono fermate e hanno ripetuto gli slogan cantati dai membri del sindacato.

Una fonte della polizia ha dichiarato all'agenzia di stampa Lusa che circa 300 infermieri sono presenti alla protesta.

La manifestazione è promossa dal Sindacato portoghese degli infermieri che celebra così la Giornata internazionale dell'infermiere, chiedendo al Governo "soluzioni urgenti" ai problemi di questi professionisti della salute e della professione.

Secondo il SEP, ogni infermiere presente ha "una storia di impegno e responsabilità, ma anche di rivolta e demotivazione" da raccontare.

Gli infermieri affermano che "il Governo mantiene l'ingiustizia del mancato avanzamento di 20mila infermieri e ne promuove altre" come la "sistematica deregolamentazione degli orari di lavoro", "l'assunzione precaria" e "l'aumento dei contesti lavorativi a cui gli infermieri devono rispondere senza aumentare il personale".