Secondo una dichiarazione inviata alle agenzie di stampa, Zero si basa sui dati più recenti dell'Agenzia portoghese per l'ambiente per riconoscere che le emissioni di gas a effetto serra hanno totalizzato circa 63,6 milioni di tonnellate di biossido di carbonio equivalente (CO2e) nel 2019, che è il 5,6% in meno rispetto all'anno precedente e il 25,8% in meno rispetto al 2005.

Tuttavia, viene fatto un avvertimento per quanto riguarda le emissioni dei settori dell'industria, dell'agricoltura e dei trasporti - affermando che "sono ancora superiori al necessario secondo il percorso auspicabile" e che sarà necessario uno sforzo maggiore per raggiungere gli obiettivi fissati - così come la questione dell'efficienza energetica, criticando l'aumento del consumo finale di energia e l'evoluzione nella "traiettoria opposta" agli obiettivi.

Al fine di garantire un maggiore monitoraggio dell'attuazione dei PNEC, Zero evidenzia la partnership con il progetto Life Unify, in cui è stato lanciato uno strumento che permetterà il monitoraggio degli obiettivi di una dozzina di Stati membri dell'Unione europea, tra cui Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Slovenia, Croazia, Repubblica Ceca, Polonia, Danimarca ed Estonia.

La posta in gioco è il confronto dei dati più recenti sulle emissioni con le traiettorie necessarie per il raggiungimento degli obiettivi definiti nei PNAEE.

Sottolineando l'attuazione di questi piani come fondamentale per il successo dell'Unione europea nel 2030 per quanto riguarda i suoi obiettivi climatici ed energetici, l'associazione ambientalista sottolinea che i PNAEE saranno ancora soggetti a una revisione più ambiziosa da parte della Commissione europea e che, quindi, "è necessario garantire ora che gli stati membri siano in pista" e che siano in grado di presentare una maggiore capacità di risposta.

"Questo strumento, consentendo una visualizzazione della traiettoria per raggiungere gli obiettivi, è importante non solo per monitorare annualmente i progressi rispetto agli obiettivi fissati nel PNEC e capire dove saranno necessari aggiustamenti, ma anche per mantenere i governi degli Stati membri responsabili, poiché le informazioni sono chiare e accessibili al pubblico in generale", spiega il presidente di Zero, Francisco Ferreira, in dichiarazioni citate nel comunicato stampa pubblicato.