I 7.927 licenziamenti regolari registrati a maggio si confrontano con i 15.529 di aprile, di cui 4.906 riduzioni dell'orario di lavoro e 3.021 sospensioni dei contratti di lavoro.

Secondo la Sintesi delle informazioni statistiche della Previdenza Sociale elaborata dall'Ufficio di Strategia e Pianificazione (GEP) del Ministero del Lavoro, della Solidarietà e della Previdenza Sociale, le 3.021 prestazioni che a maggio sono risultate dalla sospensione temporanea del contratto di lavoro corrispondono a 1.904 in meno rispetto a quelle osservate nel mese precedente.

Le 4.906 situazioni di licenziamento previste dal Codice del Lavoro associate alla riduzione dell'orario di lavoro corrispondono a 5.689 beneficiari in meno rispetto al totale registrato ad aprile.

Questi benefici sono stati elaborati per 309 datori di lavoro (24 in meno rispetto al mese precedente), rileva la stessa GEP.

A maggio 2020 c'erano 2.547 lavoratori in "cassa integrazione" (di cui 1.841 con sospensione temporanea) e 184 datori di lavoro in questa situazione. Ricordiamo, però, che in quel periodo era ancora in pieno vigore la "cassa integrazione" semplificata, una misura creata dal Governo per mitigare l'impatto della pandemia nel calo dell'attività imprenditoriale.

I dati diffusi il 21 giugno hanno invece rivelato che a maggio 2021 la Previdenza sociale ha elaborato il pagamento di 2.054.699 pensioni di vecchiaia, 2.145 in meno rispetto allo stesso mese del 2020 e 16 in meno rispetto ad aprile.

Il numero di pensioni di vecchiaia elaborate a maggio corrisponde, inoltre, al quinto mese consecutivo di calo di queste pensioni, con il maggior calo mensile verificatosi tra gennaio e febbraio.

Le pensioni di vecchiaia rappresentano circa il 70% di quelle elaborate dalla Previdenza Sociale, mentre le pensioni di reversibilità (che a maggio ammontavano a 721.513) rappresentano il 24% e le pensioni di invalidità (per un totale di 178.944) il 6%.

Secondo la Sintesi delle Informazioni Statistiche della Previdenza Sociale pubblicata recentemente, ad aprile il numero di individui con contributi dichiarati alla Previdenza Sociale è stato di 357.325 lavoratori indipendenti, 25.428 in meno rispetto al mese precedente, mentre i lavoratori dipendenti con retribuzione dichiarata sono saliti a 3.608.148, con un aumento di 13.243 rispetto al mese precedente.

In un confronto su base annua, va notato un calo del 7,4% o meno di 28.421 contributi dichiarati dai lavoratori autonomi e 67.688 retribuzioni in più dichiarate dai lavoratori dipendenti (1,9%).

Il valore medio mensile delle retribuzioni dichiarate dai datori di lavoro per i lavoratori dipendenti è stato di 1.164,17 euro, nell'aprile 2021, registrando una crescita del 4,7% su base annua, indica inoltre la GEP.