Questi certificati hanno iniziato ad essere rilasciati in Portogallo il 16 giugno e da allora sono stati resi disponibili più di un milione di certificati che dichiarano che il loro portatore è stato vaccinato contro il covid-19, ha effettuato un test con esito negativo o è già guarito dalla malattia, secondo una fonte dei Servizi Condivisi del Ministero della Salute.

In seguito all'accordo degli Stati membri per facilitare la libera circolazione dei cittadini nell'UE in modo sicuro durante la pandemia, il documento, in Portogallo, potrebbe avere altre funzionalità, in quanto il Governo prevede che possa essere utilizzato in "questioni di traffico aereo e marittimo, di circolazione nel territorio nazionale e di accesso a eventi culturali, sportivi, aziendali o familiari".

Il primo utilizzo pratico del certificato digitale è avvenuto nel fine settimana, come una delle condizioni per entrare e uscire dall'area metropolitana di Lisbona, dove c'è un'alta incidenza di infezioni da SARS-CoV-2 coronavirus.

Essendo un documento di uso comune e uniforme in tutta l'UE, nonché nei Paesi dello Spazio economico europeo - Islanda, Liechtenstein e Norvegia -, spetta alle autorità nazionali definire le regole per il suo uso interno.

Considerato dal Primo Ministro António Costa come una delle priorità della presidenza portoghese del Consiglio dell'Unione Europea, che si è conclusa mercoledì, l'accordo politico con il Parlamento europeo su questo pass comunitario di "libero transito" è stato raggiunto il 20 maggio, in tempo per "salvare" la stagione estiva.

Per ulteriori informazioni sul certificato, visitare il sito: https://www.sns24.gov.pt/.