Il prezzo del barile usato come punto di riferimento dall'Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) ha così continuato il percorso al rialzo delle ultime settimane, spinto, dicono gli analisti, dalla vigorosa ripresa del consumo di carburante grazie alla ripresa dell'economia dopo la pandemia del Covid-19.

Questo fattore è stato aggravato dal fallimento dell'OPEC e dei suoi alleati, tra cui la Russia, di concordare un aumento dell'offerta di petrolio per soddisfare la crescente domanda.

Dopo diversi giorni di negoziati ufficiosi e ufficiali, l'alleanza OPEC+, guidata da Arabia Saudita e Russia, ha rinviato per la terza volta la videoconferenza che aveva inizialmente convocato per il 1° luglio.

Inoltre, a differenza delle riunioni precedenti, dove ognuna convoca la successiva, il gruppo dei 23 paesi produttori di petrolio non sa per il momento quando si riunirà di nuovo.

"La data della prossima riunione sarà decisa a tempo debito e vi informeremo a tempo debito", ha detto il segretario generale dell'OPEC in una breve dichiarazione dopo la rottura dei negoziati, attribuita al rifiuto degli Emirati Arabi Uniti (UAE) di accettare un accordo preliminare per un aumento graduale della produzione.

I restanti partner hanno votato a favore della proposta di Arabia Saudita e Russia di aumentare le estrazioni di 0,4 milioni di barili al giorno al mese entro settembre 2022, ma gli Emirati Arabi Uniti hanno subordinato la loro approvazione, necessaria per il consenso, all'aumento della loro quota nazionale.

La notizia ha dato un'ulteriore spinta ai prezzi del petrolio, dato che i mercati si aspettavano l'annuncio che ci sarebbe stato molto più petrolio nei prossimi mesi per evitare una situazione di tensione e un aumento dei prezzi dell'energia che avrebbe minato la ripresa dell'economia globale.

Sia il valore di un barile di greggio Brent, che oggi è rimasto sopra i 77 dollari, sia il petrolio WTI (West Texas Intermediate), che è sopra i 76 dollari, sono a livelli che non si vedevano da ottobre 2018.

Finora quest'anno, il barile OPEC - un "paniere" di tredici gradi di petrolio, uno per ogni paese membro - è stato scambiato a una media di 64,11 dollari, in aumento del 54,6% rispetto alla media di tutto il 2020 (41,47 dollari), quando il prezzo del petrolio è sceso a causa della crisi pandemica.

Il prezzo del barile ha raggiunto un minimo di 12,45 dollari il 22 aprile dello scorso anno.

Se l'attuale tendenza al rialzo continuerà, i prezzi dell'energia dovrebbero aumentare notevolmente, dato che la media di quest'anno è leggermente superiore a quella di tutto il 2019 (64,04 dollari).