L'agricoltura a livello globale avrà attraversato un anno segnato dalla pandemia Covid-19, mostrando una resilienza che non era evidente in molti altri settori dell'attività economica nazionale", si può leggere nelle statistiche agricole 2020, rilasciato oggi da INE. L'istituto statistico sottolinea che, nel 2020, le esportazioni di prodotti agricoli e agroalimentari, eccetto le bevande, "sono aumentate del 5,8% rispetto all'anno precedente (un'evoluzione contraria alla riduzione del 10,2% registrata nelle esportazioni globali di beni)". Le importazioni "sono diminuite dell'1,8 per cento, riflettendo un miglioramento della bilancia commerciale (diminuzione del deficit di 429,7 milioni di euro)".

Secondo l'INE, "l'anno agricolo 2019/2020 è stato meteorologicamente caratterizzato da un autunno normale in relazione alla temperatura dell'aria e alle precipitazioni, seguito da un inverno estremamente caldo (secondo più caldo dal 1931) e secco (78% del valore medio) )". "Le regioni a sud del Tago hanno registrato situazioni di siccità meteorologica, con maggiore persistenza e gravità nel Baixo Alentejo e nell'Algarve. La primavera e l'estate hanno continuato ad essere classificate come molto calde, con particolare attenzione a luglio (il più caldo dal 1931)", evidenzia l'INE.

Per quanto riguarda gli indicatori ambientali, sempre relativi al 2019, l'istituto afferma che il Portogallo è lo Stato membro dell'Unione europea "con il più basso consumo di fertilizzanti minerali (azoto e fosforo), registrando nel 2019 un consumo apparente di 31 kg [chilogrammi] per ettaro di superficie agricola utilizzata (SAU), meno della metà della media UE27".

"Nel 2019 sono stati venduti 2,2 kg di sostanza attiva dei principali gruppi di pesticidi per ettaro di SAU, una proporzione superiore alla media dell'UE27 (1,8 kg di sostanza attiva per ettaro di SAU)", che rappresenta il 5,3% della SAU certificata per la produzione biologica, con l'obiettivo del 2030 del 25%. L'importanza dei gas serra "emessi dall'attività agricola in Portogallo nel 2019 (10,1 per cento delle emissioni totali di gas serra) era vicina alla media dell'UE27 (10,3 per cento)".