I dati sono contenuti in un rapporto del Centro Comune di Ricerca (CCR), il servizio scientifico interno della Commissione Europea, sulla solitudine e l'isolamento sociale negli Stati membri, che indica che "un cittadino dell'UE su quattro ha riferito di essersi sentito solo durante i primi mesi della pandemia", ha annunciato l'ente.

Sulla base di indagini effettuate tra aprile dello scorso anno e marzo di quest'anno dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, in un totale di oltre 180.000 persone di età superiore ai 18 anni, l'esecutivo comunitario conclude che "i sentimenti di solitudine sono raddoppiati in tutti i gruppi di età nei primi mesi della pandemia".

Inoltre, "c'è stato un quadruplicamento della solitudine tra i giovani dai 18 ai 35 anni rispetto al 2016", aggiunge la Commissione europea nel comunicato stampa.

Allo stesso tempo, "anche la copertura mediatica a livello europeo del fenomeno della solitudine è raddoppiata durante la pandemia, con una consapevolezza della questione che varia ampiamente tra gli Stati membri", in particolare in paesi come Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Germania e Svezia.

Nel rapporto, visto da Lusa, l'ICC della Commissione Europea osserva che "la solitudine è aumentata di oltre 15 punti percentuali in Bulgaria, Estonia, Francia, Germania, Polonia, Portogallo e Svezia".

In particolare, la percentuale di intervistati in Portogallo che hanno detto di sentirsi soli più della metà del tempo nelle due settimane precedenti l'intervista è passata dal 6,6% nel 2016 (livelli pre-pandemia) al 21,9% nel 2020 (durante la pandemia).

Con una differenza di 15,3 punti percentuali, il Portogallo è stato il sesto paese dell'UE con il più alto aumento, solo dietro la Svezia (19,5 per cento), Francia (17,8 per cento), Polonia (16,5 per cento), Bulgaria (15,8 per cento) e Germania (15,7 per cento).

"Al contrario, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Romania e Spagna hanno registrato un aumento della solitudine di meno di 10 punti percentuali nello stesso periodo di tempo", aggiunge il JRC della Commissione Europea nel documento.

Poiché i giovani sono una delle popolazioni più colpite, il commissario europeo per la gioventù, Mariya Gabriel, lo classifica come una "sfida che colpisce sempre più" questa popolazione.