L'unità situata a Saint Remy sur Avre, in Francia, gestita da Delpharm, produrrà il prodotto di Pfizer (con il marchio Comirnaty), che potrebbe fornire circa 51 milioni di dosi supplementari nel 2021, dopo aver superato il comitato di controllo dei medicinali umani(CHMP) dell'EMA. È stata approvata anche una nuova linea di produzione nello stabilimento BioNTech nella città tedesca di Marburg, che permetterà di aumentare la capacità di produzione di sostanze attive del vaccino a circa 410 milioni quest'anno.

Il CHMP è considerato adatto anche per la produzione di vaccini da parte di Spikevax, il nome commerciale del prodotto di Modern, lo stabilimento situato nella città di Bloomington, nello stato americano dell'Indiana, gestito dalla multinazionale Catalent, che gestisce altri punti di controllo e confezionamento del vaccino. Con l'ulteriore espansione, annunciata a fine luglio, del processo di produzione dei principi attivi nei due stabilimenti negli Stati Uniti, Massachusetts e New Hampshire, la decisione del CHMP permetterà la produzione di 40 milioni di dosi aggiuntive di Moderna per il mercato europeo nel terzo trimestre del 2021.

L'autorizzazione dell'EMA in questi casi non richiede una decisione della Commissione europea, quindi queste fabbriche sono ora operative per l'UE "immediatamente". Il commissario europeo per la salute, Stella Kyriakides, ha salutato, sul social network Twitter, il lavoro dell'UE per "espandere la capacità di produzione" dei vaccini, sperando che "continui senza fermarsi", e ha ricordato che Bruxelles ha consegnato sei mesi fa "vaccini sufficienti per immunizzare il 70 per cento degli adulti" e che la decisione EMA di oggi permetterà "fino a 500 milioni di dosi aggiuntive" nel 2021.