In una nota inviata ai giornalisti, il direttore nazionale di Chega ritiene che l'eventuale "obbligo di un certificato digitale nelle imprese" costituisce "l'imposizione di una discriminazione inaccettabile nell'accesso a un lavoro e alla normale partecipazione alla vita sociale, civile e lavorativa".

Per quanto riguarda la presentazione obbligatoria del certificato digitale o di un test Covid-19 negativo per accedere ad alberghi e alloggi locali o ristoranti durante il fine settimana, Chega sostiene che questa misura "viola la Costituzione della Repubblica portoghese e si dimostra notoriamente sproporzionata ai fini che cerca di raggiungere".

"Inoltre, in pochissimi paesi al mondo si vedono misure con queste caratteristiche che sono state adottate dal governo portoghese", sottolinea il partito.

Nel comunicato inviato ai giornalisti, Chega afferma che "interrogherà formalmente il governo, attraverso l'Assemblea della Repubblica, su ciò che intende fare riguardo a queste assurde, illegali e ingiustificate richieste delle imprese, dato che è il governo che è responsabile della difesa dei diritti dei lavoratori e dei cittadini".

Il Diário de Notícias e il Jornal de Notícias hanno riferito che i datori di lavoro riconoscono che la vaccinazione contro il Covid-19 non può essere imposta ai dipendenti attualmente in azienda, ma ammettono la possibilità di limitare l'ammissione di nuovi dipendenti alle posizioni a coloro che hanno una vaccinazione completa.