In un comunicato stampa inviato alle redazioni, il Comando Regionale delle Azzorre della PSP spiega che durante "un'investigazione condotta dal Ministero Pubblico di Ribeira Grande è stato possibile per gli investigatori della Brigata Anticrimine della PSP raccogliere diversi indizi" che "indicano un quadro di traffico di droga praticato dagli imputati", di 51 e 22 anni.

Il presunto traffico di droga è stato realizzato in uno dei quartieri più popolosi di Ribeira Grande, in particolare nel cuore della parrocchia di Ribeira Seca, riferisce il PSP.

Il PSP ha detto che è stata montata un'operazione di polizia che "ha svelato i modelli in cui l'attività criminale si è sviluppata e si è svolta".

L'operazione ha permesso di sequestrare "700 dosi individuali di eroina, 50 dosi di marijuana, 10 grammi di sostanze psicoattive (note come droghe sintetiche), un'arma da fuoco, così come "importi monetari e altri oggetti direttamente legati all'attività criminale svolta dagli imputati", si legge nella nota.

"Sono state raccolte diverse prove, in diversi punti dell'investigazione, che indicavano una rete di traffico di droga diretta dal principale sospettato del caso, che usava altri imputati per procedere allo smaltimento di sostanze illecite da parte degli innumerevoli consumatori che si recavano nella parrocchia di Ribeira Seca", spiega la PSP.

La PSP riferisce anche che gli arresti, i sequestri e "il corrispondente smantellamento della rete criminale si saranno rivelati essenziali per fermare l'instabilità che si sentiva nel centro nevralgico della parrocchia di Ribeira Seca", a causa del "notevole afflusso di tossicodipendenti che si recavano lì solo per acquisire diversi tipi di stupefacenti, cioè droghe sintetiche", che presumibilmente hanno anche "promosso la pratica di reati" con "un alto grado di violenza".

Il Comando regionale indica anche che "il principale imputato nel processo" era in "detenzione preventiva", dopo essere stato presente per l'interrogatorio nel Tribunale giudiziario di Ponta Delgada.