Secondo il presidente esecutivo Pedro Paixão, l'obiettivo è di raggiungere da 900.000 a un milione di bottiglie vendute nel 2025, con un prezzo medio di circa 5 euro.

Attualmente, la quota di esportazione dell'azienda è dell'83%, ma con il lancio della nuova gamma di vini dell'Alentejo 'Expressão', attraverso la quale il marchio vuole "rilanciarsi nel mercato portoghese, la previsione è che il peso delle vendite all'estero "si corregga e si stabilizzi al 75%".

Questa strategia di "consolidare la sua posizione presso i consumatori nazionali", creando "una nuova gamma di vini specifici per catturare l'attenzione dei portoghesi, amanti dei vini dell'Alentejo di qualità", coincide con i recenti investimenti fatti nella struttura produttiva dell'azienda, dopo l'ingresso di nuovi azionisti quest'anno.

Creata nel 2004, a Fronteira, Portalegre, Terra d'Alter è nata dall'"incontro di volontà tra António Borges, José Roquette e Peter Bright per produrre vini di alta qualità, con un buon rapporto qualità/prezzo".

Nel 2021, l'azienda è stata acquisita dalla società Ímpar - Vinhas & Vinhos, SA, con il nome commerciale Ímpar Wines, con Pedro Paixão come CEO, Ana Barradas come direttore finanziario (CFO) e Peter Bright come enologo.

Oltre a investire nel mercato portoghese, la nuova amministrazione è concentrata sul "consolidamento dei marchi" e sul "rafforzamento del mercato internazionale", in particolare nella crescita dei mercati statunitense e brasiliano e nei nuovi mercati asiatici come Singapore, Malesia, Cina e Giappone.

Attualmente, i principali mercati di esportazione dell'azienda sono Norvegia, Svizzera, Benelux, Germania, Canada, Regno Unito e Taiwan.

Recentemente, i nuovi azionisti hanno investito circa 500.000 euro per aumentare la capacità produttiva a un milione di bottiglie all'anno.