Nella valutazione di TI su 86 paesi, il Portogallo appare nel gruppo dei paesi con un alto rischio di corruzione nel settore della Difesa, con 44 punti su un possibile 100, sotto la media europea (59/100).

"I risultati per il Portogallo mostrano un'evoluzione positiva rispetto ai dati del 2015, con enfasi sulle aree tematiche del rischio politico e dei rischi associati alla gestione del personale, ma ci sono ancora problemi nella prevenzione e mitigazione dei rischi derivanti dalla mancanza di ispezione", si riferisce TI nella pubblicazione 'Government Defense Integrity Index 2020', che valuta la qualità dei controlli istituzionali per gestire i rischi di corruzione nelle istituzioni di difesa e sicurezza.

Parlando all'agenzia Lusa, Karina Carvalho, direttore esecutivo di TI Portogallo, ha detto che "alcuni miglioramenti sono stati registrati rispetto al 2015, ma i risultati riguardanti l'area operativa sono ancora molto al di sotto di quanto ci si aspetterebbe, soprattutto per un paese che ha così tante responsabilità a livello internazionale".

"Quello che stiamo dicendo è che ci deve essere più trasparenza", ha detto il funzionario, sottolineando che nel settore della difesa "ci sono poche informazioni pubblicate".

Secondo Karina Carvalho, i dati indicano che "persiste una marcata differenza tra la comunicazione pubblica di informazioni da parte del Ministero della Difesa Nazionale e dei diversi rami delle Forze Armate", la cui presenza pubblica è praticamente inesistente.

TI afferma che, tra i rami, "l'Esercito tende a pubblicare più informazioni, mentre l'Aeronautica non lo fa", e che "nessuna delle Direzioni Generali del Ministero della Difesa Nazionale presenta informazioni sufficientemente dettagliate sulle sue attività e molte delle informazioni disponibili non sono aggiornate".