La campagna, intitolata Tales of Portugal ("Contos de Portugal", in portoghese) durerà da novembre 2021 ad aprile 2022, secondo un comunicato di AICEP.

Il programma prevede la partecipazione di 29 influencer digitali a Pechino, Shanghai e Guangzhou, le tre città più grandi della Cina.

Il paese asiatico è stato il più grande mercato di vendite online del mondo per otto anni, secondo il Ministero del Commercio cinese. L'e-commerce rappresenta il 24,9% del settore retail cinese.

Secondo i dati ufficiali, nel 2020, il volume totale delle transazioni delle vendite online in Cina ha raggiunto i 9,8 miliardi di yuan (1,3 miliardi di euro), più della metà delle vendite totali su Internet del mondo.

Questo ha dato origine all'ascesa degli influencer digitali, che stanno riscrivendo le regole della pubblicità e della gestione del marchio nel paese.

Gli influencer ingaggiati da AICEP promuoveranno i "migliori prodotti portoghesi disponibili in Cina", attraverso i social network Weibo, Wechat, Yizhibo e Xiaohongshu, secondo la nota di AICEP.

L'agenzia portoghese stima che la campagna raggiungerà più di 5,5 milioni di consumatori e professionisti del settore nei prossimi sei mesi.

Vino, olio d'oliva, dolci, frutta, pesce in scatola e pomodori conservati sono tra i principali prodotti portoghesi esportati, in particolare in Spagna, Francia, Brasile, Regno Unito, Paesi Bassi e Italia.

La carne di maiale importata dalla Cina è raddoppiata nel 2020, beneficiando anche i macelli portoghesi, dato che un'epidemia di peste suina ha decimato le mandrie del paese asiatico.

Secondo i dati dell'IFAP - Istituto portoghese di finanziamento dell'agricoltura e della pesca, il paese asiatico è stato il secondo miglior cliente della carne di maiale portoghese, acquisendo un totale di 56 milioni di euro, un valore superato solo dalla Spagna.

Nel 2020, la carne di maiale ha costituito il 56% delle esportazioni agroalimentari portoghesi verso la Cina.

Tra il 2010 e il 2020, le esportazioni nazionali di prodotti agroalimentari e bevande verso la Cina sono aumentate del 1176%, da 7,7 milioni di euro a 98,3 milioni, secondo l'Istituto Nazionale di Statistica portoghese.