In un comunicato, il Comando Metropolitano di Lisbona (Cometlis) della PSP specifica che si sta indagando su 11 reati di frode qualificata, cinque di falsificazione o contraffazione di documenti e un reato di frode informatica legato alla compravendita di case.

"Le due donne, dall'agosto 2020, hanno lavorato in diverse società immobiliari per l'acquisto, la vendita e l'affitto di immobili, e hanno sviluppato uno schema di arricchimento illegittimo che consisteva nell'attrarre potenziali acquirenti di immobili, assicurando loro l'approvazione di finanziamenti per l'intero valore della proprietà", spiega il PSP.

Secondo la dichiarazione, le due donne avrebbero chiesto alle persone che hanno sollevato "il pagamento di vari importi, informandole che era necessario per procedere con il processo, garantire la prenotazione della proprietà, effetti di segnale, effetti di tassa di trasferimento immobiliare e bollo e per il pagamento di futuri atti pubblici, truffe che ammontano a circa 80.000 euro".

"A seguito di un'indagine e in possesso dei rispettivi mandati di cattura, emessi fuori dalla flagranza dall'autorità giudiziaria, la polizia ha intercettato e fermato i due indagati. Dalle ricerche effettuate, sono state raccolte diverse prove", sottolinea Cometlis.

Nell'ambito dell'operazione, sono stati eseguiti quattro mandati di perquisizione e sequestro nelle zone di Cascais, Sintra e Benfica (Lisbona), con le autorità che hanno sequestrato varie apparecchiature informatiche e la documentazione relativa al reato in esame.