Finanziato dal Programma Europeo per i Diritti, l'Uguaglianza e la Cittadinanza, il progetto X-MEN: "Masculinità, Empatia, Non-Violenza" è un progetto coordinato da Tatiana Moura, ricercatrice del Centro di Studi Sociali (CES) dell'Università di Coimbra.

Lo studio si concentra su giovani tra i 12 e i 18 anni che vivono in centri educativi o rifugi, che hanno assistito o sono stati vittime di qualche tipo di violenza, in tutte le sue forme: psicologica o fisica, per esempio.

Il progetto, che dura due anni, mira a "rompere i cicli di esposizione alla violenza nell'infanzia e nell'adolescenza", che di conseguenza possono causare disuguaglianze di genere, come avanzato in un comunicato stampa inviato da Tatiana Moura aThe Portugal News.

Durante la pandemia Covid-19, sono apparse "nuove sfide alle strategie per combattere e prevenire la violenza di genere". Come tale, il team di Tatiana Moura si dedica "alla promozione di mascolinità non violente e alla promozione della parità di genere". Il progetto X-MEN mira a mostrare una nuova visione della violenza e della sua "costruzione della mascolinità".

Durante i due anni di ricerca, il progetto, attraverso un "contatto diretto con il pubblico di riferimento", trarrà conclusioni sugli impatti della pandemia su "espressioni, relazioni di genere e comportamenti di genere"."X-MEN mira anche ad allertare e informare i professionisti dell'educazione e dell'azione sociale, offrendo strumenti "convalidati a livello internazionale" per trattare con i giovani che, in qualche modo, hanno avuto un'infanzia traumatica, promuovendo così "modelli non violenti di mascolinità".

Durante il progetto, saranno adattate "esperienze e strumenti" sviluppati da partner internazionali, con i quali il CES ha già collaborato. Durante il progetto, la Fondazione CEPAIM in Spagna e la ONG STATUS M in Croazia sosterranno il progetto nei loro paesi. In Portogallo, il progetto ha anche l'aiuto della Commissione per la Cittadinanza e l'Uguaglianza di Genere e della Direzione Generale per il Reinserimento e i Servizi Penitenziari.


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Deeply in love with music and with a guilty pleasure in criminal cases, Bruno G. Santos decided to study Journalism and Communication, hoping to combine both passions into writing. The journalist is also a passionate traveller who likes to write about other cultures and discover the various hidden gems from Portugal and the world. Press card: 8463. 

Bruno G. Santos