"Ciò che è previsto nel programma è che si faccia una valutazione della trasformazione che è stata realizzata nell'ambito delle CCDR [Commissioni di coordinamento e sviluppo regionale] nella scorsa legislatura e, in questo contesto, si avvii un dialogo che culminerà in un referendum sulla regionalizzazione, come previsto. Prima, una valutazione del percorso verso la decentralizzazione e il rafforzamento delle CCDR e della loro legittimità democratica, e poi l'avvio di un dibattito nazionale e un referendum sulla regionalizzazione", ha riassunto il ministro della Presidenza, Mariana Vieira da Silva, in una conferenza stampa a Lisbona.

Nel documento, sottolinea che il governo "considera essenziale approfondire il processo di riforma dello Stato, stabilendo una governance di prossimità basata sul principio di sussidiarietà".

In questo senso, dopo il "più grande processo di decentralizzazione delle competenze degli ultimi decenni" e dopo che "è stata attuata la democratizzazione dei CCDR", con l'elezione dei loro leader da parte dei sindaci, intende aprire, "in modo sereno e responsabile, il dibattito intorno al processo di regionalizzazione nei prossimi anni, con l'obiettivo di tenere un nuovo referendum sul tema nel 2024".