Nelle dichiarazioni alla fine del Consiglio dei ministri straordinario, il funzionario ha giustificato il rinvio con la necessità di maturare i cambiamenti previsti, in particolare in termini di formazione di coloro che saranno incaricati del controllo degli aeroporti.

"Più importante che dire se sarà il 12 o il 13 maggio, è assicurare che coloro che saranno nella prima, seconda e terza linea di controllo dell'aeroporto abbiano la formazione adeguata per garantire i diritti umani e gli impegni internazionali dello Stato", ha detto.