L'attuale ondata di infezioni da SARS-CoV-2, che dovrebbe raggiungere il picco nella prima metà di giugno, causerà circa 30 milioni di ore di lavoro perse, prevede un rapporto dell'Instituto Superior Técnico sulla pandemia.

"In questa sesta ondata, il costo di lasciare che il virus Covid-19 circoli liberamente è stimato in più di 30 milioni di ore di lavoro a causa di congedi per malattia e isolamento, che avranno un impatto rilevante sul prodotto interno lordo in Portogallo", si legge nella valutazione del rischio dell'Instituto Superior Técnico (IST).

Secondo il documento preparato da Henrique Oliveira, Pedro Amaral, José Rui Figueira e Ana Serro, che compongono il gruppo di lavoro coordinato dal presidente dell'IST, Rogério Colaço, la stima è di "non meno di 30 milioni di ore perse" e tiene conto della prevalenza delle infezioni e della loro incidenza nella popolazione attiva, deducendo il tasso di disoccupazione.

Secondo gli esperti dell'IST, questa previsione si basa anche sull'ipotesi che il picco dell'attuale sesta ondata di casi sarà raggiunto nella prima settimana di giugno.

Sesta ondata

"La possibilità di una sesta ondata [avanzata nell'ultimo rapporto del 9 maggio] è stata chiaramente confermata", cita inoltre il documento dell'IST, anticipando che l'analisi dei dati ufficiali sulla pandemia in Portogallo "indica una crescita dei numeri" di incidenza, ricoveri e mortalità, ma con una "accelerazione meno intensa rispetto alla settimana precedente".

Il rapporto avverte inoltre che il monitoraggio dei numeri della pandemia deve avvenire in modo "rigoroso e trasparente fino alla dichiarazione di 'fine pandemia' da parte dell'Organizzazione Mondiale della Sanità".