"Un cittadino che, cumulativamente, non ha un domicilio fiscale in Portogallo o nell'Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo (Norvegia, Islanda e Liechtenstein), non soddisfa i requisiti legali per avere lo status fiscale di residente, non è un soggetto passivo, alla luce delle disposizioni del paragrafo 3 dell'articolo 18 della LGT e non è soggetto all'adempimento di obblighi o intende esercitare diritti con l'amministrazione fiscale, non è obbligato a nominare un rappresentante fiscale", si legge in una lettera diffusa dall'Autorità fiscale e doganale (AT).

Quando è necessario un rappresentante

La stessa intesa stabilisce che l'obbligo di nominare un rappresentante fiscale in Portogallo diventa obbligatorio se, dopo la concessione di un numero NIF come non residente e mentre risiede in un Paese terzo, il contribuente "viene ad essere oggetto di un rapporto giuridico fiscale", vale a dire il possesso di un veicolo e/o di un immobile registrato/situato in territorio portoghese, la stipula di un contratto di lavoro in territorio portoghese o lo svolgimento di un'attività autonoma in territorio portoghese.

Allo stesso modo, "i cittadini che dichiarano la propria residenza in un Paese terzo e che sono soggetti a un rapporto giuridico fiscale devono nominare un rappresentante fiscale (persona fisica o giuridica)", quando hanno un rapporto giuridico fiscale, cioè se sono titolari di un'autovettura o di un immobile, di un contratto di lavoro in territorio portoghese o svolgono un'attività autonoma in territorio portoghese.

"In queste situazioni, la nomina del rappresentante fiscale deve avvenire entro 15 giorni dal cambio di indirizzo in un Paese terzo", si legge nel documento.

Brexit

La designazione di un rappresentante fiscale è obbligatoria per tutti i titolari di un numero di identificazione fiscale (NIF) residenti in Paesi al di fuori dell'Unione europea (UE), situazione che, a causa della Brexit, riguarda anche i portoghesi residenti nel Regno Unito.

La lettera diffusa stabilisce inoltre che "nell'atto di registrazione e attribuzione di un NIF a un cittadino nazionale o straniero, in quanto non residente, con indirizzo in un Paese terzo, cioè in un Paese non appartenente all'Unione europea (UE) o allo Spazio economico europeo (SEE), la nomina di un rappresentante fiscale non è obbligatoria".

La nuova concezione delle autorità fiscali in merito al rilascio del rappresentante fiscale da parte dei contribuenti con una NIF che risiedono al di fuori del Portogallo e non hanno alcun rapporto fiscale con il Paese consente di rispondere, ad esempio, al caso dei figli di emigrati che, essendo in possesso di una Carta del Cittadino, si vedono assegnare automaticamente una NIF che, di per sé, li include nell'obbligo.

Allo stesso modo, un cittadino residente all'estero che possiede un immobile in Portogallo, manterrà l'obbligo di avere un rappresentante fiscale solo finché manterrà l'immobile - estinguendolo in caso di vendita e dopo aver adempiuto a tutti gli obblighi fiscali inerenti.

La mancata designazione di un rappresentante fiscale, quando obbligatoria, così come la designazione che omette l'accettazione espressa da parte del rappresentante, è punibile con una multa da 75 a 7.500 euro.