Questa dichiarazione è stata rilasciata in un'intervista a Francisco Pinto Balsemão, per il podcast "Leave the world better", lanciato dal presidente del consiglio di amministrazione del gruppo Impresa in occasione del 50° anniversario del quotidiano Expresso.

Durante la conversazione, divisa in tre parti di circa 25 minuti, il fondatore del PSD ed ex primo ministro chiede a Marcelo Rebelo de Sousa "perché si è candidato per un secondo mandato", se "sentiva di avere un obbligo".

"Pandemia, pandemia. Se non ci fosse stata la pandemia, non mi sarei candidato", ha risposto il capo di Stato. "L'avevo promesso a mio nipote, l'avevo promesso a me stesso. Sono stati cinque anni brutali", si è giustificato.

Il Presidente della Repubblica ha indicato gli incendi del 2017, l'emergere di movimenti inorganici e populismi e l'inizio della pandemia Covid-19 come sfide estenuanti del suo primo mandato, che va dal 2016 al 2021.

"Ho capito che, di fatto, avrei dovuto lasciare il posto a qualcun altro, all'età che avevo già, con il modo in cui esercito la presidenza, cioè con la vicinanza, che è uno sforzo fisico brutale", ha aggiunto.