Secondo l'edizione annuale del"Boletim Notas eMoedas" della Banca del Portogallo (BdP), "si stima che, nei tagli da due euro a 10 centesimi, il peso della valuta estera abbia rappresentato, nel 2021, il 70% del totale, il che corrisponde a una crescita di 1,3 punti percentuali rispetto all'anno precedente".

"Le monete con faccia straniera più diffuse nella circolazione nazionale corrispondono a quelle dei Paesi dell'area dell'euro, da cui proviene la maggior parte dei turisti che visitano il Portogallo, ossia le monete con faccia spagnola (22%), tedesca (14%), francese (13%) e italiana (7%)", precisa la banca centrale.

Per quanto riguarda le monete da cinque a un centesimo, l'analisi della BdP permette anche di concludere che "il peso della moneta con faccia straniera in circolazione è cresciuto: è passato dal 19% nel 2013 al 50% nel 2021, con enfasi sulle monete nazionali, irlandesi (18%), spagnole (13%) e francesi (8%)".

Secondo il BdP, "l'aumento del peso della valuta estera negli ultimi anni può essere in parte spiegato dal ricevimento, nel 2017, di 272 milioni di monete da due centesimi da parte della Banca Centrale d'Irlanda, che sono state poi messe in circolazione dal Banco de Portugal".

Dal 2004 il Banco de Portugal analizza, tramite campionamento, l'origine delle monete circolanti in Portogallo.

Nel 2021, il campione corrispondeva a 19.201 monete consegnate dal pubblico a quattro tesorerie del Banco de Portugal, a Lisbona, Porto, Évora e Viseu.