In base all'attuale contesto del mercato del lavoro, le persone guadagnano di più, anno dopo anno, fino a quando non raggiungono l'età di 50 anni, quando i salari tendono a diminuire.

Secondo un rapporto di Expresso, che si basa sui dati contenuti nella proposta di bilancio dello Stato per il 2023 (OE2023) e sul parere di esperti, in media la principale giustificazione è la qualificazione delle diverse generazioni. Allo stesso tempo, si sta verificando un altro fenomeno: la ridotta capacità di reinserimento nel mercato quando le persone diventano disoccupate.

Alla fine dello scorso anno, c'erano circa quattro milioni di persone che detraevano dalla previdenza sociale, scrive la pubblicazione, notando, ad esempio, che i più giovani guadagnano meno della generazione successiva, e così via.

I dati mostrano che dall'età di 20 anni fino ai 50, gli stipendi aumentano sia per gli uomini che per le donne, fino a una media massima di 1.685 euro per gli uomini e di 1.298 euro per le donne. A partire dall'età di 50 anni gli stipendi diminuiscono, scendendo a 1.761 euro per gli uomini e a 1.108 euro per le donne all'età di 69 anni.