I voti contrari sono arrivati dai gruppi parlamentari di Chega e PCP e dalla maggioranza dei banchi socialdemocratici.

Il banco del PS ha avuto sei voti contrari, dai deputati Joaquim Barreto, Pedro CegonhoSobrinho Teixeira, Romualda Fernandes, Cristina Sousa e Maria João Castro. Anche il socialista José Carlos Alexandrino si è astenuto.

Per il PSD hanno votato a favore i deputati Catarina Rocha Ferreira, Hugo Carvalho, Isabel Meireles, André Coelho Lima, Sofia Matos e Adão Silva. Tre socialdemocratici si sono astenuti: Lina Lopes, Jorge Salgueiro Mendes e Ofélia Ramos.

In totale, 210 deputati erano presenti in plenaria. Secondo i dati resi disponibili dai servizi parlamentari dell'emiciclo, 122 deputati hanno votato a favore, 84 contro e ci sono state quattro astensioni.

Il decreto è in via di definizione e deve ancora essere esaminato dal Presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, che può promulgarlo, porre il veto o chiedere alla Corte Costituzionale un'ispezione preventiva del testo.

Al termine della votazione, i deputati che hanno votato a favore hanno applaudito.

Il testo stabilisce che la "morte medicalmente assistita non punibile" si verifica "per decisione della persona, la cui volontà è attuale e ribadita, seria, libera e chiara, in una situazione di sofferenza di grande intensità, con lesioni definitive di estrema gravità o con malattia grave e incurabile, quando praticata o aiutata da professionisti sanitari".

Questa volta, rispetto all'ultimo decreto, i deputati hanno eliminato il requisito della "malattia mortale".

Nel testo è presente un articolo con la definizione di diversi concetti, tra cui quello di "sofferenza di grande intensità", che viene definita come "sofferenza fisica, psicologica e spirituale, derivante da una malattia grave e incurabile o da una lesione definitiva di estrema gravità, di grande intensità, persistente, continua o permanente e considerata intollerabile dalla persona stessa".

Per "malattia grave e incurabile" si intende "una malattia potenzialmente letale, in fase avanzata e progressiva, incurabile e irreversibile, che causa gravi sofferenze".

Il testo sostitutivo stabilisce anche un periodo minimo di due mesi dall'inizio della procedura per la sua attuazione, con l'obbligo di fornire anche un supporto psicologico.