"Oltre a celebrare le nostre vite, vogliamo anche dare visibilità alla violenza, all'oppressione e alle disuguaglianze a cui sono soggette le donne in una società diseguale, sia che si tratti di donne cis [cisgender] che di donne trans [transgender]", ha dichiarato Cheila Collaço Rodrigues, attivista della sezione di Lisbona della Rete 8 Marzo.

Lo sciopero, che si svolge nella Giornata internazionale della donna, è alla sua quinta edizione e si terrà oggi nelle città di Aveiro, Barcelos, Braga, Bragança, Coimbra, Évora, Faro, Guimarães, Leiria, Lisbona, Porto e Vila Real e, sabato, a Chaves.

"Questo sciopero si basa su un'ondata di femminismo molto specifica e su tre pilastri principali: lo sciopero del lavoro, lo sciopero degli studenti, ma anche lo sciopero della cura - che è, fondamentalmente, il lavoro che le donne svolgono nella società e senza il quale la società crolla", ha sottolineato.

Cheila Rodrigues ha aggiunto che "il capitalismo crolla senza il lavoro domestico delle donne".

Secondo l'attivista, nell'iniziativa che si svolgerà a Lisbona, saranno onorate tutte le vittime di femminicidio dell'ultimo anno in Portogallo.

"Ogni anno abbiamo accesso a numeri, che sono vergognosi, e parliamo solo di casi di femminicidio. Non parliamo nemmeno dei casi di stupro. C'è maggiore visibilità, ma c'è ancora molto lavoro da fare", ha sottolineato.