Secondo Lusa, "il recupero di terreni poveri e la piantumazione di specie autoctone adatte alle condizioni prevalenti, al clima e ai terreni del Tago Internazionale sono due delle numerose attività previste dal progetto Zambujo reCover, che contribuirà al ripristino ecologico di oltre 150 ettari di Zambujo, una proprietà forestale situata vicino al confine con la Spagna", ha spiegato questo gruppo imprenditoriale.

L'iniziativa Zambujo reCover mira ad aumentare il valore ambientale degli habitat forestali naturali e seminaturali della proprietà Navigator situata a Idanha-a-Nova, nel PNTI e nella Zona di Protezione Speciale del Tago Internazionale, Erges e Ponsul, un'area classificata come Rete Natura 2000.

Il ripristino ecologico della proprietà di Zambujo equivale a circa 150 campi da calcio.

Il progetto ha mosso i primi passi nel 2022, ma è nel 2023 che si svolgerà la maggior parte degli interventi sul terreno.

Citando il documento, Nuno Rico, responsabile della conservazione della biodiversità presso "The Navigator Company", ha dichiarato che verranno piantate specie arboree adattate all'aridità e alla siccità, che si sono intensificate in quella parte del Paese, in particolare il leccio (Quercus rotundifolia).

"Questa proprietà era già stata identificata da 'The Navigator Company' come dotata di diverse aree ad alto valore di conservazione, per l'integrazione di diversi habitat protetti, che si trovano in uno stato favorevole, e per la presenza di scarpate coperte di vegetazione che forniscono un importante servizio ambientale, la ritenzione del suolo", ha affermato.

Oltre alla piantumazione di alberi autoctoni e alla densificazione dei lecci esistenti, saranno sviluppate precedenti azioni sperimentali per migliorare la qualità del suolo e ridurre al minimo il rischio di erosione, che saranno poi oggetto di studio al fine di individuare buone pratiche.

Le attività sono pianificate in modo da non interferire con i ritmi delle varie specie di fauna presenti nello Zambujo, compresi gli uccelli protetti che qui si rifugiano, si nutrono e nidificano.

Promossa da The Navigator Company in partnership con RAIZ - Istituto di Ricerca sulle Foreste e la Carta, l'iniziativa ha un budget complessivo di 225.774,79 euro ed è finanziata dal Programma COMPETE 2020 nell'ambito della misura "Sostegno alla transizione climatica/Resilienza dei territori al rischio: Lotta alla desertificazione attraverso la riforestazione e azioni che promuovono l'aumento del carbonio e la fissazione dei nutrienti nel suolo".

Il gruppo imprenditoriale si dedica alla produzione e alla commercializzazione della carta in Portogallo e possiede una vasta area forestale.

Nel distretto di Castelo Branco, oltre alle proprietà forestali, si trova a Vila Velha de Ródão un'unità industriale dedicata alla produzione di carta tissue.

Questo impianto di tissue è il più efficiente della Penisola Iberica e il secondo in Europa, collegato con una conduttura al produttore di cellulosa, un fatto che si traduce in una riduzione dell'impatto ambientale e in un guadagno in termini di economia ed efficienza del processo.

Si tratta di uno stabilimento costruito ex novo, che integra linee di lavorazione e due moderne e sofisticate macchine per la produzione di carta tissue, costruite rispettivamente nel 2009 e nel 2015, con una capacità produttiva comune di 60.000 tonnellate.