Nel documento a cui l'agenzia Lusa ha avuto accesso, duecento studenti dell'ESGIN hanno espresso il loro "disappunto e preoccupazione per la precarietà dei trasporti (in)esistenti nel comune di Idanha-a-Nova e a Castelo Branco".

Questa situazione "impedisce agli studenti che studiano e risiedono lì di spostarsi in quei periodi e, in particolare, di godere dello stesso comune [Idanha-a-Nova] che hanno scelto per studiare".

Nella petizione, hanno anche espresso preoccupazione per il futuro dell'ESGIN, "viste le lamentele quasi permanenti di studenti e insegnanti di quell'istituto a causa della mancanza di mobilità e della rete di trasporti molto carente".

Inoltre, hanno sottolineato che "la stragrande maggioranza proviene dall'estero", da Idanha-a-Nova e sono studenti provenienti da altre aree del Paese, costretti a spostarsi da e verso queste altre regioni senza la necessaria mobilità.

Nel documento, gli studenti hanno rafforzato la loro preoccupazione per un aspetto che considerano "assolutamente essenziale" per la sostenibilità di ESGIN, e dal quale "nasce la volontà seria, libera e illuminata di denunciare la situazione attuale che sembra assolutamente insostenibile per la loro permanenza in questa scuola e in questo comune".

ESGIN è una delle sei scuole dell'Istituto Politecnico di Castelo Branco, un'istituzione pubblica di istruzione superiore che ha iniziato la sua attività nel 1980.