TikTok è oggetto di due cause in Portogallo, intentate dall'organizzazione non governativa Ius Omnibus, che chiedono la condanna del social network per pratiche illegali e un risarcimento che potrebbe ammontare a 1,12 miliardi di euro.

Le azioni, che sono state consegnate martedì presso il Tribunale civile centrale di Lisbona, riguardano gli utenti di età inferiore ai 13 anni, per i quali l'associazione per la difesa dei diritti dei consumatori chiede un risarcimento globale fino a 450 milioni di euro, ma anche gli utenti di TikTok di età superiore ai 13 anni, la cui azione prevede un pagamento a favore di questi utenti per un totale di 670 milioni di euro.

Nell'azione rivolta ai minori di 13 anni è in discussione la dimostrazione che la piattaforma, di proprietà del gruppo cinese ByteDance, non applica i meccanismi necessari per impedire la registrazione e l'utilizzo da parte dei minori senza l'autorizzazione dei genitori o dei rappresentanti legali. Nell'azione rivolta agli utenti di età superiore ai 13 anni si invocano "pratiche commerciali ingannevoli" e "politiche sulla privacy poco trasparenti".

Sottolineando che il Portogallo è il secondo Paese europeo, dopo i Paesi Bassi, in cui vengono intentate cause contro TikTok per presunte pratiche illegali e abusive, Ius Omnibus - che stima un totale di 3,5 milioni di utenti nel Paese - sottolinea i rischi nella salvaguardia dei dati personali e, soprattutto, nella protezione di bambini e ragazzi, che hanno un peso significativo nell'universo degli utenti.

"Lo scopo delle due azioni intentate ora è quello di impedire alla piattaforma di persistere nelle numerose pratiche illegali attraverso le quali TikTok non rispetta la privacy e raccoglie e sfrutta i dati personali e sensibili dei suoi utenti senza un'adeguata autorizzazione, in violazione dei suoi obblighi legali", aggiunge l'organizzazione guidata dal segretario generale Daniela Antão.

TikTok è soggetto a restrizioni in diversi Paesi, come Stati Uniti, Australia, Regno Unito, Canada, Nuova Zelanda, Francia e Paesi Bassi e nelle istituzioni dell'Unione Europea.