In un comunicato, Zero ha difeso un aggiornamento della Zona a Emissioni Ridotte di Lisbona "o, auspicabilmente, la creazione di una Zona a Emissioni Zero, sia a Lisbona che a Porto, che copra i centri cittadini".

In queste zone potranno circolare solo "i mezzi pubblici, i veicoli residenti e i veicoli a emissioni limitate", ha chiarito l'associazione, difendendo un deciso impegno per la mobilità dolce, che crea le condizioni per la circolazione pedonale e una buona integrazione con le piste ciclabili e il trasporto pubblico.

Dopo il rispetto degli indicatori di qualità dell'aria nel 2020 e nel 2021, dovuto alla "forte riduzione degli spostamenti" nell'Area Metropolitana di Lisbona(AML), nel 2022 si sono registrati nuovamente frequenti superamenti.

Nei primi tre mesi del 2023 (dal 1° gennaio al 6 aprile), "i dati ancora soggetti a convalida finale", provenienti dalla stazione di monitoraggio di Avenida da Liberdade, "indicano un valore medio di biossido di azoto di 48 microgrammi per metro cubo ( μg/m3), 03 μg/m3 sopra la media registrata nel 2022".

D'altra parte, le stazioni di misurazione nelle aree di traffico con valori solitamente più elevati a Porto (Praça Sá Carneiro) e Braga "indicano valori medi di circa 36 e 35 μg/m3, rispettivamente".

L'associazione ha sottolineato che questi valori di biossido di azoto (NO2), un inquinante attribuito principalmente alla combustione dei motori diesel, superano i valori limite annuali stabiliti dalla legislazione europea di 40 microgrammi per metro cubo (μg/m3) e le raccomandazioni di 10 μg/m3 dell'Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS).

"Questi valori sono sostanzialmente superiori ai limiti proposti per la nuova Direttiva quadro sull'aria che si avvicinano ai valori suggeriti dall'OMS (20 μg/m3). In questo scenario, il numero di stazioni di misurazione della qualità dell'aria non conformi potrebbe aumentare drasticamente, portando alla necessità di agire il prima possibile", ha sottolineato l'associazione.

Gli ambientalisti ritengono che "il ruolo dello Stato sia fondamentale per evitare l'inazione dei Comuni", che devono creare Piani di miglioramento della qualità dell'aria e i relativi Programmi di esecuzione.

Zero ha anche ricordato che, finora, non è stato ancora pubblicato alcun Programma di esecuzione per il Piano di miglioramento della qualità dell'aria per la regione di Lisbona e della Valle del Tago, approvato nel 2019.