Susana Santos Rodrigues, una delle tre direttrici del festival, ha ricordato a Lusa, a metà aprile, la "pre-disponibilità dei programmatori a cercare nuove voci, nuovi modi di fare le cose, nuovi modi di raccontare una storia, sia esteticamente che formalmente".

"Credo che ci sia un tema che secondo noi spicca nei festival a cui abbiamo partecipato, ovvero le questioni di genere. È un tema che forse in altri anni è stato presente in modo più sottile, ma che quest'anno è presente in modo marcato", ha detto Susana Santos Rodrigues.

Segnaliamo l'apertura del film "Qualcosa che hai detto ieri sera", opera prima del regista italo-canadese Luis De Filippis e la cui storia va oltre le questioni di identità di genere, o la prima di "Orlando, ma biographie politique", di Paul B. Preciado, tratto dall'omonima opera di Virginia Woolf e con la partecipazione di persone trans e non binarie.

Quest'anno è stato creato un premio in collaborazione con l'associazione Mutim - Mulheres Trabalhadores das Imagens em Movimento (Donne Lavoratrici delle Immagini in Movimento) ed è stato creato un laboratorio per sviluppare progetti "che contrastino lo stereotipo dei personaggi e delle storie più convenzionali e stereotipate all'interno del cinema".

Nel programma di quest'anno, il concorso nazionale presenterà più di venti film, come "Rosinha e outros bichos do mato", di Marta Pessoa, "Índia", opera prima di Telmo Churro, il dittico "Mal Viver" e "Viver Mal", di João Canijo, e i cortometraggi "Dildotectónica", di Tomás Paula Marques, "Pátio do Carrasco", di André Gil Mata, e "The Fever of Mary John", dei fratelli Afonso e Bernardo Rapazote.

Il programma annunciato contiene anche un focus dedicato al "Movimento operaio e sindacale", anticipando il 50° anniversario del 25 aprile, con una scelta che comprende film di António Campos, Manoel de Oliveira, Harun Farocki o Ben Russell.

Secondo Carlos Ramos, l'edizione 2024 di IndieLisboa sarà dedicata al 50° anniversario della fine della dittatura, ma tutto è ancora aperto.

Sempre a proposito della 20ª edizione, Susana Santos Rodrigues e Carlos Ramos hanno sottolineato l'obiettivo di rafforzare il contatto tra i professionisti del cinema e dell'audiovisivo.

"Quest'anno c'è un aumento delle attività, ci sarà un forum di coproduzione, c'è un aumento delle attività dell'industria, perché c'è stato questo sostegno alle reti dell'Unione Europea", hanno spiegato, portando come esempio il recente Smart7, una rete di sette festival europei, creata per favorire "la circolazione transnazionale" dei film europei.

Quest'anno IndieLisboa occuperà nuovamente il cinema São Jorge, Culturgest, la Cineteca Portoghese e il Cinema Ideal, a cui si aggiungono il Cinema Fernando Lopes - una sala che esiste all'interno dell'Università di Lusófona - e la piscina Penha de França, dove ci saranno tre sessioni in cui gli spettatori potranno stare in acqua per guardare il cinema.