Con questo disegno di legge, il Governo intende eliminare le "eccezioni attualmente previste dalla legge al divieto di fumare nei luoghi chiusi di uso collettivo", ma mantiene quelle che riguardano i servizi psichiatrici, i centri di cura e riabilitazione per persone con problemi di salute, dipendenza e comportamenti di dipendenza e le carceri.

Il diploma afferma che "gli utenti di questi spazi e i detenuti possono avere difficoltà, o addirittura impossibilità, a rispettare le restrizioni sul fumo di tabacco" e che, nel caso delle carceri, è possibile creare celle o reparti per i detenuti fumatori, a condizione che soddisfino vari requisiti stabiliti dalla legge.

Questa eccezione consente quindi di fumare in aree esterne, che devono essere preventivamente delimitate e segnalate, con condizioni tali da ridurre al minimo l'esposizione al fumo ambientale da parte di terzi e in modo che le emissioni non influiscano sull'aria delle rispettive aree chiuse.

Sale fumatori in aeroporto

"È inoltre consentito creare sale fumatori negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie, nelle stazioni degli autobus per i passeggeri e nelle stazioni marittime e fluviali per i passeggeri in transito, dotate di ventilazione in conformità alle norme stabilite", si legge nel disegno di legge.

Per quanto riguarda i luoghi che hanno creato sale per fumatori e che ora sono coperti dal divieto totale di fumare, il diploma prevede un regime transitorio fino al 1° gennaio 2030. Il Governo intende inoltre istituire il divieto di fumo nelle piscine pubbliche e nei parchi acquatici, sostenendo che si tratta di luoghi di intrattenimento frequentati da minori e dalle loro famiglie.

È vietato fumare anche nelle aree chiuse delle reti di prelievo automatico di denaro, nonché "nelle spiagge marine, fluviali e lacustri" se così stabilito dalla direzione, dall'amministrazione o dal concessionario.

In generale, il diploma prevede il divieto di fumare nelle aree esterne degli istituti di qualsiasi livello di istruzione, dei centri di formazione e degli impianti sportivi, nonché nei servizi e nei luoghi in cui viene prestata assistenza sanitaria, dato che sono "frequentati da bambini, persone in formazione, persone che praticano sport o persone malate, particolarmente vulnerabili all'esposizione al fumo ambientale".

La vendita di tabacco tramite distributori automatici è ora vietata nei luoghi situati a meno di 300 metri da stabilimenti per minori di 18 anni, istituti scolastici e centri di formazione e la vendita unitaria di sigarette e sigaretti dopo l'apertura dei rispettivi pacchetti.

Contrariamente a quanto inizialmente annunciato dal Governo, il diploma ora consegnato al Parlamento non prevede più il divieto di vendita di tabacco presso le stazioni di rifornimento, un cambiamento che il Ministro della Salute ha giustificato oggi con la mancanza di alternative di acquisto in molti luoghi.