Il progetto, che ha una partnership con l'Università di Coimbra, mira a sviluppare "materiali innovativi e sostenibili", per settori come "materiali elettronici, batterie, veicoli, costruzioni, imballaggi, plastica, tessuti e alimenti, a un livello senza precedenti". La sfida è quella di creare materiali riciclabili, per mano di "50 infrastrutture di ricerca analitica della rete europea ARIE".

Secondo la dichiarazione, nei supermercati vari alimenti, come frutta e verdura, sono confezionati in plastica. Tuttavia, si prevede che in futuro verranno utilizzati "materiali biobased" a base di legno. In questo contesto, ReMade@ARI svolge ricerche volte a "sviluppare nuovi materiali sofisticati". Gli specialisti integrati nel progetto stanno quindi lavorando su "strumenti analitici" che consentono di studiare in dettaglio le "proprietà e la struttura" dei materiali.