Miguel Fontes, Segretario di Stato per il Lavoro, e João Paulo Correia (Sport), hanno sottolineato che trattenere i talenti è una priorità per il Governo e che il Portogallo "è oggi un Paese competitivo", capace di attrarre giovani qualificati.

"Le porte sono spalancate per tutti coloro che vogliono guadagnarsi da vivere in Portogallo", ha affermato il Segretario di Stato per il Lavoro.

Miguel Fontes ha subito sottolineato il programma "Regressar", grazie al quale circa 19.500 portoghesi che si trovavano all'estero sono tornati nel loro Paese d'origine.

Il funzionario ha ricordato che tale programma implica "un regime fiscale molto favorevole" nei primi cinque anni dopo il rientro.

"Il Portogallo è abbastanza grande e ha bisogno di tutti", ha sottolineato.

Ha inoltre fatto riferimento all'impegno per un lavoro dignitoso e alla lotta contro la precarietà, oltre che a migliori salari e a una migliore distribuzione della ricchezza, come condizioni essenziali per attrarre i giovani talenti.

Sulla stessa linea, il Segretario di Stato per la Gioventù e lo Sport, João Paulo Correia, ha sottolineato la crescita economica del Portogallo, "con più posti di lavoro e salari in aumento", oltre al fatto che il Portogallo è "un Paese sicuro e con un futuro, con basi solide in quella che è la costruzione della sua economia".

"Il Portogallo è visto da un punto di vista internazionale come un'economia in crescita, una delle più rapide in Europa, dove anche il salario medio sta crescendo. Tra l'altro, nel mese di maggio, il salario medio è cresciuto al di sopra dell'inflazione, il che significa che c'è stato un reale aumento del potere d'acquisto. Questa è anche la visione che il mondo, l'Europa e le economie internazionali hanno del nostro Paese", ha affermato.

João Paulo Correia ha anche sottolineato l'impegno del Portogallo nei confronti dei cosiddetti "nomadi digitali".