È la conclusione condivisa dalla piattaforma, che ha analizzato il prezzo medio di un gruppo di articoli scolastici, tra cui matite, penne, libri, borse, astucci, compassi, calcolatrici scientifiche e USB.

"Il 27 agosto di quest'anno il costo medio del carrello per uno studente del secondo ciclo ha raggiunto i 122,58 euro, con un aumento di 15,22 euro rispetto allo stesso periodo del 2022, quando costava 107,36 euro", ha dichiarato la piattaforma in un comunicato stampa.

Secondo l'analisi di KuantoKusta, l'acquisto di nuovo materiale scolastico per gli alunni quest'anno è più costoso del 14,2% rispetto al 2022, registrando un aumento di circa il 33% dal 2021.

Tra gli articoli che compongono il paniere, la differenza maggiore si registra nel prezzo delle penne, che sono diventate più care del 57,9%, mentre spiccano anche compassi, astucci e calcolatrici scientifiche (rispettivamente 19,8%, 18,5% e 18,4% in più).

Sul fronte delle famiglie, l'aumento dei prezzi si fa sentire "a tutti i livelli" e il materiale scolastico non fa eccezione, ha spiegato a Lusa il presidente della Confederazione nazionale delle associazioni dei genitori(Confap).

"Ci sono molti materiali che sono di fatto indispensabili, e le famiglie devono far fronte a questi costi", hanno dichiarato, sottolineando che nonostante alcuni comuni sostengano gli studenti a basso reddito con alcune di queste forniture, "tutte le famiglie dovrebbero avere le stesse opportunità".

Secondo KuantoKusta, un modo per cercare di ridurre al minimo questi costi è quello di confrontare i prezzi più bassi di ogni articolo, il che consente un risparmio di 21 euro.

"Il periodo del ritorno a scuola è caratterizzato da campagne e sconti che è sempre importante seguire e sfruttare", ha spiegato Ana Rego, del team marketing della piattaforma.

La strategia è già adottata dalle famiglie, che spesso si affidano agli sconti della grande distribuzione nel periodo del ritorno a scuola. Ma in questo caso, lamenta il presidente di Confap, le spese non sono deducibili dalle tasse.

"Non c'è nemmeno la possibilità di un rimborso. Dovrebbero almeno avere una strategia che assicuri un ritorno economico da parte del fisco, cosa che in questi casi non avviene", sostengono.

Per alcune famiglie, alle consuete spese associate al ritorno a scuola si aggiungerà quest'anno la spesa per l'acquisto di nuovi manuali scolastici, poiché le scuole hanno informato che gli studenti che frequentano la quarta elementare perderanno il diritto al voucher che consente l'accesso a nuovi manuali scolastici gratuiti, a causa della restituzione di libri di scarsa qualità.

Nonostante il Ministero dell'Istruzione abbia nel frattempo deciso di aprire un periodo di deroga per correggere la politica dei voucher, molti genitori hanno già acquistato i libri per il prossimo anno, ha spiegato il direttore della Confap.