L'annuncio è stato dato dal Ministro delle Finanze, dopo il Consiglio dei Ministri, che si è concentrato sull'approvazione di misure volte a mitigare gli effetti della crisi sugli alloggi.

Chi può beneficiarne?

- Tutti i crediti contratti fino al 15 marzo 2023 con una durata residua pari o superiore a cinque anni;

- I mutuatari di prestiti personali e permanenti per l'edilizia abitativa con un tasso di interesse variabile o misto in un periodo a tasso variabile;

- Contratti stipulati nell'ambito di un'operazione di trasferimento del credito, indipendentemente dalla data di stipula.

Come verrà applicata?

Per due anni le famiglie potranno chiedere alla banca una proposta di rata costante inferiore a quella che pagano attualmente. Tale riduzione si ottiene garantendo che in tale periodo il tasso di interesse non superi il 70% dell'Euribor a sei mesi.

Trascorsi questi due anni, nei due anni successivi il beneficio assume il suo valore "normale" (con l'indice del momento pienamente rispecchiato). Se i tassi di interesse diminuiscono durante i due anni, il mutuatario può tornare al contratto normale. Se aumentano di nuovo, il mutuatario può tornare a questo modello.

Quando verrà pagato l'importo differito?

Il pagamento inizierà quattro anni dopo la fine del periodo di fissazione delle prestazioni. Il pagamento sarà ripartito sulla durata residua del prestito e la differenza potrà essere ammortizzata in anticipo, senza alcuna commissione o onere.

L'adesione modifica il prestito?

No. Le condizioni del prestito (spread, scadenza) rimangono invariate, con il differimento dell'importo della riduzione. In altre parole, il valore attuale del prestito rimane invariato e la clausola di salvaguardia garantisce che l'importo dovuto non aumenti mai.

Quando possono presentare domanda le famiglie?

Le richieste di revisione del provvedimento possono essere presentate a partire dal 2 novembre (o dalla data di pubblicazione del diploma se successiva) e fino alla fine del 1° trimestre del 2024.

Gli istituti bancari hanno 15 giorni di tempo dal ricevimento della richiesta per presentare le condizioni al cliente, e il cliente ha 30 giorni di tempo dalla presentazione delle condizioni per rispondere.

Oltre alla riduzione delle rate, il Governo ha annunciato anche nuove regole per i contributi in conto interessi che consentono a un maggior numero di famiglie di beneficiare della misura. Secondo le stime, circa 200 mila famiglie potranno beneficiare del contributo sugli interessi, che ora sarà calcolato sul valore dell'indice superiore al 3% e non terrà più conto della fascia di reddito. Inoltre, il limite annuale passa da 720 euro a 800 euro.

Insieme, le due misure potrebbero comportare un risparmio di oltre 150 euro al mese, a seconda del prestito familiare.