"Il Portogallo e altri 122 Paesi si sono impegnati in un'alleanza per triplicare la produzione di energie rinnovabili e raddoppiare l'efficienza energetica", ha dichiarato Ana Fontoura Gouveia, parlando ai giornalisti in occasione della 28ª Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28).

L'impegno è stato assunto nel corso di una riunione ministeriale dedicata all'energia, un tema che è stato messo in evidenza durante il vertice, e rappresenta, per il Segretario di Stato, un ulteriore progresso nell'ambizione di raggiungere impegni solidi al fine di ridurre i combustibili fossili.

"L'Agenzia Internazionale per l'Energia ha presentato questi due obiettivi molto tangibili e questo permette a ciascun Paese di avere una bussola su ciò che dovrebbe fare individualmente", ha sottolineato, considerando che c'è una crescente consapevolezza che non c'è tempo da perdere nella lotta al cambiamento climatico.

L'elenco dei 123 Paesi comprende anche gli Emirati Arabi Uniti, Paese ospite della COP28 e uno dei maggiori produttori di combustibili fossili.

Ana Fontoura Gouveia ha anche commentato le recenti polemiche sulle dichiarazioni del presidente della COP28, affermando che il chiarimento del sultano Al-Jaber invia "un segnale molto chiaro sull'ambizione".

Domenica, Al Jaber ha dichiarato di essere ben consapevole che i combustibili fossili devono essere progressivamente ridotti e abbandonati, dopo le dichiarazioni controverse che mettevano in discussione la scienza e l'obiettivo di una riduzione di 1,5ºC del riscaldamento globale.

Secondo il funzionario portoghese, il presidente della COP28 ha mantenuto alta l'asticella e ha agito da leader in termini di "guida dei risultati", ma riconosce che non tutti i Paesi partono dalle stesse posizioni.

"Naturalmente ci sono Paesi che difendono l'eliminazione dei combustibili fossili e che sostengono che le tecnologie che compensano queste emissioni dovrebbero essere utilizzate solo in casi eccezionali, quando non abbiamo alternative. Questo non è sempre il pensiero dei Paesi produttori di petrolio", ha spiegato.

"È per questo che siamo qui, per trovare piattaforme di comprensione e per trovare un linguaggio che ci permetta di fare ciò che è più importante, cioè che ognuno dei nostri Paesi agisca per la progressiva eliminazione dei combustibili fossili fino alla loro totale eliminazione", ha aggiunto.

Per quanto riguarda il ruolo del Portogallo, Ana Fontoura Gouveia ha sostenuto che il Paese è stato un esempio, dimostrando che il percorso verso la transizione energetica e la decarbonizzazione ha risultati economici e finanziari, permettendo al Portogallo di attrarre investimenti e creare posti di lavoro.