Con l'approvazione della Legge n. 56/2023, tutti i titolari di registrazioni di alloggi locali sono ora tenuti a fornire la prova del mantenimento dell'attività, presentando una dichiarazione di contributo.

Il termine per farlo è scaduto il 13 dicembre e, secondo i dati ufficiali, circa il 40% del totale degli alloggi registrati non ha fornito questa prova, e ora spetta ai consigli comunali elaborare i processi di cancellazione delle licenze.

In dichiarazioni scritte a Lusa, il presidente dell'associazione Alojamento Local Em Portugal(ALEP) ricorda che le autorità locali "devono seguire le regole dei processi amministrativi che richiedono un'udienza o il diritto di difesa per le parti interessate, prima di effettuare qualsiasi cancellazione".

L'ALEP, che rappresenta gli imprenditori del settore, ritiene che le autorità locali abbiano dimostrato "buon senso" e volontà di "valutare ogni situazione e garantire sempre il diritto all'audizione".

Inoltre, sottolinea Eduardo Miranda, "le cancellazioni devono essere valutate con molta attenzione, poiché i consigli potrebbero effettuare cancellazioni indebite o addirittura illegali" - timori che sono già stati segnalati da alcune autorità locali.

"Legge sconsiderata"

"Le difficoltà incontrate dai comuni sono numerose, poiché sono stati vittime di una legge sconsiderata e di un'attuazione poco attenta", critica Eduardo Miranda, osservando che le autorità locali "non hanno modo di sapere se coloro che non hanno inviato la prova erano perché esenti, [...] problemi tecnici o semplicemente perché non è realmente attiva".

Lusa ha cercato di ottenere chiarimenti in merito dal Ministero degli alloggi, ma finora non ha ricevuto alcuna risposta.

L'ALEP accusa il Governo di aver commesso, con l'approvazione della nuova legge sugli alloggi, "una sequenza di errori" per quanto riguarda gli alloggi locali, in un "attacco sconsiderato, senza dialogo e che creerà solo problemi a un settore che rappresenta il 40% del turismo dei pernottamenti" in Portogallo.

"Non ci si è preoccupati di consultare e dialogare né con il settore né con le camere", lamenta Eduardo Miranda, segnalando "grossi ostacoli" per gli anziani, gli emigranti e gli stranieri con alloggio locale, "che non hanno avuto modo di accedere alla piattaforma [per la prova dell'attività], non avendo una chiave digitale o simili".

Secondo i conti dell'associazione, "l'80% dei Comuni con il più alto tasso di mancato invio della prova si trova nelle zone interne o nei piccoli Comuni, dove l'alloggio locale è spesso l'unica forma di ricettività turistica".

Secondo i dati diffusi dal Ministero dell'Economia e del Mare il 14 dicembre, sono state presentate "74.972 dichiarazioni contributive valide", su un totale di 120.719 iscrizioni, nel Registro Nazionale degli Alloggi Locali.

Lisbona, Porto e Albufeira hanno registrato il maggior numero di dichiarazioni contributive, corrispondenti ai comuni con il maggior numero di registrazioni di alloggi locali.