In una nota sullo studio, rivelata dalla rivista Proteste di dicembre, l'associazione per la tutela dei consumatori Deco avverte che le differenze di prezzo tra i comuni nella bolletta globale superano i 376 euro.

"Per più di un decennio, Deco PROTeste ha messo in guardia sulle disfunzioni causate dalle disparità nei prezzi dei servizi idrici e igienico-sanitari in Portogallo", si legge nella nota, in cui l'associazione chiede "urgenza nella regolamentazione delle tariffe attraverso la legislazione".

Deco Proteste insiste anche su "investimenti urgenti nella riabilitazione delle infrastrutture", affermando che, "se ciò non avverrà, si aggraverà l'attuale spreco di 180 milioni di metri cubi di acqua all'anno in Portogallo".

Secondo l'associazione, nel 2023, i comuni di Amarante (distretto di Porto) e Fundão (distretto di Castelo Branco) saranno quelli che registreranno le bollette più alte per il consumo di 120 e 180 m3 di acqua.

Nel caso di 120 m3 di acqua, i cinque comuni portoghesi in cui le tariffe sono più alte ogni anno sono Amarante (470,13 euro), Oliveira de Azeméis (468,68 euro), Trofa (467,25), Baião (453,32 euro) e Celorico de Basto (451,10 euro).

Con un consumo annuo di 180 m3, i cinque comuni con la tariffa più alta sono Fundão (751,64 euro), Oliveira de Azeméis (684,10 euro), Santa Maria da Feira (682,82 euro), Celorico de Basto (668,91 euro) e Covilhã (666 euro).

"Attraverso un'analisi nazionale, Deco PROTeste conclude che la dispersione tariffaria è molto elevata per 120 m3, peggiorando la forbice di differenza per aumenti di consumo di 180 m3. Nel Portogallo continentale, i servizi di fornitura, sanificazione e rifiuti solidi raggiungono una differenza di 376,04 euro nella bolletta complessiva tra i comuni per lo stesso consumo di 120 m3 all'anno", conclude l'associazione.

Nel caso di un consumo annuo di 180 m3, la disparità tra i comuni con la bolletta complessiva più bassa e più alta si intensifica fino a 625,73 euro.

Per quanto riguarda il servizio igienico-sanitario, lo studio Deco indica che presenta differenze di 172 euro e 332,40 euro tra i comuni con tariffe più basse e più alte, rispettivamente per consumi di 120 m3 e 180 m3.