In una dichiarazione inviata a Lusa, l 'ASAE ha affermato di essere a conoscenza del fatto che in questa zona dell'Alentejo, cioè nel distretto di Beja, "si stanno verificando pratiche di frode da parte di individui che si spacciano per ispettori di questa autorità".

Questi presunti falsi ispettori, "con mezzi illeciti e utilizzando situazioni fittizie, cercano di riscuotere, a proprio vantaggio, pagamenti o benefici che non sono loro dovuti", ha detto l'ASAE, notando che questa pratica "è stata adottata da alcuni mesi".

"Di norma, il metodo utilizzato dagli individui consiste nel notificare agli operatori economici un'ipotetica infrazione, richiedendo immediatamente il pagamento di una multa, di solito tramite bonifico bancario o riferimento al bancomat, sotto la minaccia di una successiva misura aggiuntiva aggravata di chiusura dello stabilimento".

"In altre situazioni è stata rilevata la pratica di compilare moduli di ispezione per simulare azioni di controllo e successivamente ricevere la notifica dell'ipotetico illecito amministrativo".

L'ASAE ha avvertito che si tratta di "tentativi fraudolenti di ottenere benefici e privilegi illegittimi, attraverso l'usurpazione dei poteri e delle funzioni di un'Autorità, pertanto gli operatori economici non dovrebbero, in nessun caso, seguire questa indicazione".

"Indipendentemente dal contenuto delle informazioni comunicate, le notifiche di pagamento degli illeciti amministrativi di ASAE sono sempre effettuate in conformità ai requisiti formali e legali", ha avvertito l'organizzazione, e "gli operatori economici non dovrebbero mai pagare direttamente alcun importo".

Nella stessa dichiarazione, l'ASAE ha anche consigliato che, in caso di ricezione di messaggi o contatti, la persona interessata dovrebbe inviare le stesse informazioni a postal.asae@asae.pt.