"Non vedo alcuna base evidente per cui i beni di Isabel dos Santos debbano essere protetti in questa giurisdizione; sembra esserci un argomento evidente a favore di un congelamento mondiale dei suoi beni", ha argomentato il giudice Robert Bright nella decisione pubblicata oggi dalla Supreme Commercial Court britannica.

In questione è la causa intentata da Unitel, ora controllata dallo Stato angolano, contro Unitel International Holdings BV, con sede nei Paesi Bassi, e contro l'imprenditrice Isabel dos Santos, che ha chiesto il congelamento di 580 milioni di sterline, l'equivalente di 670 milioni di euro al cambio attuale.

Nella decisione, il giudice afferma che è "altamente auspicabile che Isabel dos Santos sia obbligata a dichiarare i suoi beni, in circostanze in cui Unitel non sa quali, se ci sono, sono detenuti da lei e non sono coperti da ordini di sequestro o congelamento già in vigore".

Pertanto, conclude il giudice, non accetta "il principio che gli altri ordini di congelamento dei beni significhino che non è né giusto né conveniente per questa corte decidere su un altro ordine", come difeso dall'imprenditrice, che dice di essere vittima di una "campagna oppressiva".

La decisione del tribunale londinese fa seguito a una serie di azioni intentate dallo Stato angolano e da aziende pubbliche e private contro l'imprenditrice da quando João Lourenço ha assunto l'incarico di presidente dell'Angola nel 2017, e che hanno coinvolto anche altri membri della famiglia di José Eduardo dos Santos, che ha governato l'Angola per quasi 40 anni.

Nel dicembre dello scorso anno, la Corte Suprema angolana (TS) ha ordinato il sequestro preventivo dei beni dell'imprenditrice Isabel dos Santos, per un valore di un miliardo di dollari (circa 930 milioni di euro), ovvero il 100% delle società Unitel T+, a Capo Verde, e Unitel STP SARL, a São Tomé e Príncipe, di cui la figlia dell'ex presidente dell'Angola José Eduardo dos Santos era l'effettiva beneficiaria.

Secondo l'ordinanza, tra le altre accuse, Isabel dos Santos "ha anche trasferito somme da Unitel SA all'entità Unitel International Holdings BV, una società con sede nei Paesi Bassi, costituita il 5 aprile 2012 e controllata dalla stessa Isabel dos Santos, sua unica beneficiaria effettiva".

Infatti, tra l'8 maggio 2012 e il 28 agosto 2013, si legge nella nota, sono stati firmati sette contratti di finanziamento tra Unitel SA e Unitel International Holdings BV, attraverso i quali la prima ha prestato alla seconda l'importo totale di 322.979.711,00 euro e 43.000.000,00 dollari, somme che la società beneficiaria "è tenuta a restituire entro 10 anni".

Tali prestiti, "in cui Isabel dos Santos ha firmato i suddetti contratti di finanziamento, nella simultanea qualità di rappresentante legale di entrambe le società", hanno permesso a Unitel International Holdings BV di acquisire azioni o costituire società nel settore delle telecomunicazioni in Portogallo, Capo Verde (Unitel T+) e São Tomé e Príncipe (Unitel STP, SARL)", conclude l'ordinanza.