Il contributo portoghese allo sforzo globale per descrivere la biodiversità vegetale nel 2023 è stato annunciato in un comunicato della Società Botanica Portoghese(SPB), specificando che in totale i responsabili hanno scoperto sei nuove specie, otto nuove sottospecie e cinque nuovi ibridi naturali.

Le specie, provenienti da sette Paesi, sono state descritte da 11 ricercatori in cinque pubblicazioni scientifiche internazionali.

Secondo la dichiarazione sulle nuove specie, Miguel Porto, ricercatore del Centro di ricerca sulla biodiversità e le risorse genetiche(CIBIO) dell'Università di Porto, ha scoperto, insieme a un ricercatore dell'Università di Córdoba, una nuova specie di pianta parassita conosciuta, al momento, solo nelle vicinanze del castello di Noudar, a Barrancos.

Si tratta dell'edera di Noudar, una nuova specie di edera, una pianta oloparassita, cioè che non effettua la fotosintesi e dipende esclusivamente dall'ospite per nutrirsi.

Sempre nel 2023, i ricercatori Ana Carla Gonçalves e Paulo Silveira, dell'Università di Aveiro, hanno descritto 10 nuove calendule provenienti dalle montagne dell'Algeria e del Marocco.

In Sudafrica, la ricercatrice Estrela Figueiredo, in collaborazione con il ricercatore britannico Gideon F. Smith, entrambi affiliati alla Nelson Mandela University, ha scoperto una nuova pianta grassa nella catena montuosa del Drakensberg, in Sudafrica.

Il ricercatore João Farminhão, dell'Orto botanico dell'Università di Coimbra, ha identificato, in collaborazione, due nuove orchidee epifite (che crescono sugli alberi) nell'Africa tropicale.

La SPB afferma inoltre che l'anno 2023 è stato segnato in Portogallo dalla pubblicazione di un nuovo elenco di querce del Paese.