Secondo i dati inviati all'agenzia Lusa, fino al 30 novembre l'ISS ha effettuato 537 ispezioni di case di cura, chiudendone 97. Di queste, 93 erano strutture residenziali non autorizzate, mentre sono stati 24 i casi in cui si è resa necessaria la chiusura d'urgenza.

L'ISS spiega che le chiusure urgenti avvengono "quando c'è un pericolo imminente per gli utenti", e in questi casi "vengono immediatamente allontanati e inoltrati ad altre risposte trovate dalle famiglie o suggerite dalla Sicurezza Sociale".

"Le soluzioni per gli utenti vengono sempre trovate caso per caso, tra i familiari e la Sicurezza Sociale, che li supporta e li informa sulle soluzioni alternative, con la famiglia che prende la decisione finale", spiega l'ISS.

Quando la chiusura non è urgente, la chiusura dell'abitazione deve essere effettuata dal proprietario, entro 30 giorni dalla notifica della Sicurezza Sociale.

"Trascorso questo periodo, l'inadempienza viene segnalata alla Procura della Repubblica e i responsabili possono incorrere nel reato di disobbedienza", aggiunge l'ISS.

L'Istituto per la Sicurezza Sociale afferma inoltre che nel 2022 sono stati effettuati 674 interventi ispettivi, che hanno portato alla chiusura di 117 case di cura, tutte prive di licenza, e che in 21 situazioni è stata giustificata la chiusura d'urgenza.